Si è tenuta ieri mattina presso il Tribunale di Torre Annunziata l’udienza relativa ai Trust messi in piedi dagli ex armatori Deiulemar per spogliare la società di ogni bene e occultare risorse ai danni dei risparmiatori truffati. Si tratta in particolare dei Trust Arcobaleno, Marco Polo, Bigei, Fusons, Darly Future, Nipoti Giuseppe Lembo e Yellow Cat. Discussa inoltre anche la causa relativa ai beni intestati fittiziamente a prestanomi. L’udienza si e’ svolta regolarmente – cosa non scontata visto i rinvii di quelle relative alle banche – ma non è trapelato nulla. La seduta si è svolta infatti a porte chiuse e i pochi obbligazionisti presenti sono andati via senza riuscire a sapere niente di definito. Ci ha pensato poi stamane l’avvocato Monica Cirillo ha fare chiarezza via social sull’esito dell’udienza. Di seguito il post:
“Alcuni convenuti hanno nuovamente prospettato il loro desiderio di formulare proposte transattive se e quando verranno loro rilasciate le autorizzazioni, a loro dire necessarie, dalle autorità giudiziarie estere a loro dire competenti. Altri convenuti hanno ribadito la loro presunta volontà di transigere offrendo alla curatela fallimentare parte dei beni conferiti in trust. Ancora una volta tali offerte sono state subordinate al pagamento dei costi di amministrazione dei trust e non sottoposte all’obbligo di rendiconto; ciò comporta che in caso di accettazione dell’offerta non sia possibile verificare come e per quali motivi eventuali beni e somme di danaro siano state utilizzate e trasferite. La curatela, pur nel rispetto dei compiti del comitato dei creditori, ha anticipato di essere contraria a proposte transattive che non rispettano l’obbligo della chiarezza. Il GI ha comunque rimesso gli atti al Presidente del Tribunale al fine di verificare il Giudice tabellarmente competente, a cui spetta trattare le cause, posto che a secondo del numero di ruolo ogni causa va assegnata ad un Giudice.
La prossima udienza verrà comunque fissata per decidere sulle istanze anche istruttorie delle parti”.
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