Deiulemar – Processo penale d’appello: obbligazionisti pronti all’ennesima marcia su Roma

Altra tappa giudiziaria importante per il crack Deiulemar. Domani a Roma si terrà l’udienza del processo penale d’appello a carico dei responsabili del fallimento che ha mandato gambe all’aria tante famiglie torresi. Come di consueto saranno tanti gli obbligazionisti che raggiungeranno in pullman la capitale per seguire da vicino l’udienza. Nella seduta dell’1 febbraio gli armatori hanno scoperto le carte, in particolare i Della Gatta, che da tempo stanno collaborando con la giustizia. La loro offerta consiste nella cessione alla curatela SDF di tutti i trust ed immobili intestati a prestanomi sottoposti a sequestro e delle polizza vita, quest’ultime non sottoposte a sequestro. Con la curatela che si impegnerebbe a restituire agli stessi il 10% dei beni. Si tratta di un offerta tuttora da esaminare, nessuna transazione è stata infatti per ora formalizzata. Tutto tace invece sul fronte Lembo-Iuliano, che – come specificato dal Comitato dei Creditori – non hanno fatto pervenire alcuna offerta concreta. Resta sempre difficile stabilire le possibilità di recupero, emblematiche in tal senso le parole del Procuratore Generale Vincenzo Severino pronunciate all’esterno del Tribunale lo scorso 1 febbraio, che si lascio andare ad un laconico “non ne abbiamo la minima idea”. Tra intrighi bancari, voci di soldi sparsi un po’ ovunque e quant’altro gli obbligazionisti non mollano di un centimetro, nonostante siano stanchi di un calvario giudiziario che sembra non avere una fine. Resta poi da capire infine quali saranno i capi di imputazione che verranno mantenuti in piedi e come saranno  giudicate le pene inflitte in primo grado, che si ricordano di seguito: Angelo Della Gatta condannato a 17 anni e 2 mesi; Pasquale Della Gatta a 17 anni e 2 mesi; Michaela Della Gatta a 9 anni e 10 mesi; Giovanna Iuliano a 10 anni e 2 mesi; Lucia Boccia a 8 anni; Giuseppe Lembo a 15 anni e 8 mesi; Marialuigia Lembo a 9 anni e 2 mesi.